Luoghi di arte e cultura

Chiesa della Natività della Vergine – Mezzano Inferiore 

Fu edificata una prima volta nel 1563. Fu poi ricostruita tra il 1754 e il 1779 probabilmente su progetto di Antonio Maria Bettoli (per alcune similitudini con Villa e Palazzo Pallavicino a Busseto e a Parma)

All’interno si trovano un bellissimo altare in marmi settecenteschi e dipinti di Antonio Corti ( 1670) tra i quali ricordiamo, San Bernardo che scaccia il demonio mentre rompe gli argini del Po e una bella Addolorata di Ignazio Stern. 

Località: Mezzano Inferiore Via S. Francesco D’Assisi – 43055  Sorbolo – Mezzani  (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera 

Contatti: Telefono 0521 818203

Chiesa dell’Annunciazione di Maria Vergine – Mezzano Rondani

La chiesa fu edificata due volte. La prima chiesa, costruita quando il paese era ancora sulla sponda casalasca, fu distrutta da un’inondazione del 1733. Fu successivamente riedificata nel 1745 su progetto del mastro architetto Ottavio Bettoli. Nel Timpano è visibile una lapide con lo stemma dei Rondani, un tempo signori del luogo e sulle cuspidi del campanile quattro ricci in ferro battuto. All’interno si trova, in deposito dalla Congregazione di San Filippo Neri di Parma, un Cristo morto in terracotta firmato Vincenzo Visconti ( 1805), nell’abside un Annunciazione di Antonio Bresciani del 1754 e un organo “Traeri” costruito nel 1734, proveniente da una chiesa del modenese.

Località: Mezzano Rondani – strada della Chiesa , Colorno (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera 

Contatti: Telefono 0521 815558

Chiesa di San Silvestro –  Casale di Mezzani

Si hanno notizie di una prima chiesa già da una bolla di papa Lucio II del marzo 1144 in cui viene citata come proprietà del monastero di San Giovanni: Ecclesiam Sancti Silvestri de insula. Della primigenia struttura sono visibili  alcuni frammenti d’affresco raffiguranti San Sebastiano e un altro santo ammantato con un libro.  Verso la metà del  700 la chiesa fu rinnovata completamente e l’interno arricchito con lesene doriche.  Sull’altare maggiore  si trova una pala raffigurante la Madonna, il Bimbo e i Santi Domenico e Silvestro vicina ai modi di Ilario Spolverini. ( primi decenni del 700)

Località: Casale di Mezzani – Piazza Negri – 43055 – Mezzani – Sorbolo  (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera 

Contatti: Telefono 0521 817309

Chiesa di San Michele Arcangelo – Mezzano Superiore

Una prima chiesa fu eretta nel XII secolo, successivamente riedificata e consacrata nel 1479 in una posizione più avanzata rispetto alla precedente. Il corpo dell’edificio fu rinnovato tra il 1694 e il 1736, su progetto dell’architetto Giuliano Mozzani che, tuttavia, mantenne inalterato il preesistente prospetto della facciata caratterizzata da un esagerato timpano tondo, da una coppia di volute di raccordo e da fini elementi di stucco.  L’interno ad aula presenta tre cappelle per lato. Sull’Altare maggiore, mensa e urna marmoree intarsiate e scolpite risultano reimpiegate, poichè vi si trovano iscritti i nomi dei Santi Prospero, Floriano e Vittoria non pertinenti alla chiesa. In un vano a destra si trova una bella Madonna col Bambino e i Santi Rocco e Francesco di Domenico Muzzi; in quello di sinistra San Giacomo che venera la Madonna del Pilastro, della pittrice Antonia di Borbone, figlia del Duca di Parma Ferdinando di Borbone ( allieva del Muzzi). Nell’abside  un’ancona lignea ( primi decenni del ‘700), costellata di figure di angeli a tutto tondo, contiene il quadro di Luigi Vigotti raffigurante S.Michele che schiaccia il drago.

Località Mezzano Superiore – Piazzale Rondizzoni, 1 – 43055 Sorbolo – Mezzani (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera   

Contatti: Telefono 0521 815558

LUOGHI D’ARTE SORBOLO

 

Chiesa dei Santi Faustino e Giovita

E’ menzionata per la prima volta in un rogito notarile dell’835. Pesantemente danneggiata dal terremoto del 1831, l’edificio subì una radicale ristrutturazione in seguito alla quale assunse l’attuale aspetto neoclassico. Restauri effettuati dopo il terremoto del 1971 hanno riportato alla luce, in corrispondenza dell’abside, tracce di una preesistente ecclesia romanica.

L’interno, a tre navate, consta di sei altari laterali, oltre a quello maggiore. Di particolare pregio storico-artistico è l’ottocentesco organo Serassi, recentemente restaurato. Riveste un certo interesse artistico l’omogeneo apparato di stucchi risalente alla prima metà dell’ottocento comprendente gli altari, le balaustre d’ organo e cantoria, il pulpito opere di Matteo Rusca.

Gli altari sono ornati da alcuni dipinti di scuola parmense, pregevole  la pala dell’altare maggiore raffigurante il Martirio dei SS. Faustino e Giovita  opera di Giuseppe Peroni del 1748

Località Sorbolo  Via 1° Maggio 1, 43058 Sorbolo-Mezzani (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera

Contatti Telefono :0521 694287 – Don Aldino: 0521 694287 – 339 7823216 – donaldino@aliceposta.it

 

Chiesa di San Lorenzo

La chiesa di San Lorenzo in Ramoscello è menzionata per la prima volta in un documento dell’11 Giugno 1005, riguardante una donazione di un mulino sull’Orno: tra gli arcipreti che firmarono l’atto notarile figura anche quello di Ramoscello Madeberto. Essendo questi qualificato come arciprete di Chiesa Plebana, si suppone che la chiesa esistesse già da molto tempo.

La chiesa fu ricostruita tra il 1742 e il 1745, con un’impostazione architettonica secentesca, ed in tale occasione fu dotata di una torre campanaria. La canonica, edificata nel 1658, venne restaurata nel 1687, come recita la lapide che vi è murata.

All’interno si trova il fonte battesimale in marmo del 1686 e nell’abside, entro cornice di stucco, una tela settecentesca del pittore Pietro Baroci raffigurante la Gloria di S. Lorenzo. Nel presbiterio, si trova un un mobile ex letturino da coro, in noce, intarsiato con ramoscelli incrociati e coi gigli dei Farnese (metà del ‘600 circa).

Rimasta inagibile in seguito alle scosse telluriche del Luglio 1971.

Località  Ramoscello – Strada della Chiesa, 43058 Ramoscello di Sorbolo-Mezzani (PR)

Orari: non visitabile

Contatti: Telefono  0521 604036 – 339 5469677

FRASSINARA

 

 Chiesa di San Michele Arcangelo

L’antica chiesa risalente al 1200 andò soggetta a varie trasformazioni fino ad essere rinnovata ed ampliata verso la prima metà del ‘700 con due cappelle laterali. All’inizio del 1800 le capriate furono sostituite da una struttura voltata, la quale si staccò nel 1963 e fu rifatta. Nella seconda metà del XX la chiesa fu sottoposta ad un intervento che segnò la demolizione della balaustra, lo smontaggio dell’altare maggiore e la realizzazione di nuovi arredi.

La parte anteriore della prima chiesa costituisce ora la zona absidale. L’altare maggiore, in legno laccato, risale al XVII secolo; il paliotto ligneo dell’altare, reca tra racemi il busto di San Nicola da Bari (1760 circa); la pala d’altare datata 1669 raffigura la Madonna, il bimbo, Santo Pellegrino, S. Michele che schiaccia il demonio e S. Giuseppe. Rara la piccola campana del 1376.

Località Frassinara  Stradone Frassinara, 43058 Frassinara di Sorbolo -Mezzani (PR)

Orari: non visitabile

Contatti: Telefono  0521 604036 – 339 5469677

COENZO

Chiesa di San Siro

La Chiesa di San Siro viene citata la prima volta in una  pergamena  del 1140 nella quale si dice che un certo Gerardo de Monasterio “refutavit” nelle mani della Badessa di S. Alessandro, Agnese, ogni diritto che aveva nella Chiesa di “Cohencio”.  La Ratio Decimarum del 1299 ci precisa che la Chiesa di San Siro era dipendente dalla Pieve di Sorbolo, notizia che venne confermata anche dall’Estimo del 1354. Nell’anno 1564 la Chiesa di San Siro era già Parrocchiale, fu ricostruita nel 1793; l’abside della vecchia Chiesa costituisce l’attuale Sagrestia, nella quale si conserva un pregevole affresco rappresentante la Crocefissione. Il fronte principale reca paraste angolari con timpano soprastante, concluso con croce sommitale. In continuità con la facciata è collocato il campanile che presenta un orologio sul prospetto principale e culmina in una cuspide a padiglione. L’interno, con schema planimetrico ad aula, culmina in un’abside semicircolare illuminata da due finestre rettangolari. Altre cose degne di nota, esistenti ancora oggi, sono i “Quindici Misteri”, opera di un pittore di stile fiammingo o di scuola cremonese, databili alla fine del 1500  e un dipinto  raffigurante  S. Siro e gli Angeli datato 1680 opera di Antonio Lagori . L’ “ECCE HOMO” del 1600 dipinto su tela è da considerarsi un’opera pregevole, di ispirazione artistica tedesca, che possiede una notevole intensità espressiva. Di pittore emiliano del 1700, probabilmente del Peroni, è una “Madonna col Bambino”; un Ignoto dello stesso secolo ha dipinto ad olio su tela un “S. Andrea Avellino”, sorretto da due diaconi mentre celebra la messa.

Località: Coenzo via don Michele Silvani – Coenzo, Sorbolo Mezzani (PR)

Orari: visitabile tutto l’anno

Contatti: Telefono: 0521 699100

Torrione di Coenzo 

Nell’anno 1226 il Podestà di Parma, per ragioni strategico militare decretò la costruzione di un castello fortificato e successivamente, nel 1284 furono edificate due torri gemelle poste una su di ogni riva dell’Enza, collegate da catene di ferro per evitare l’abusivo passaggio sul fiume ai natanti.

Più tardi, nel 1348 il Comune di Parma ordinò lavori di manutenzione del Ponte e delle due Torri, favorendo nel contempo l’insediamento di abitazioni civili quali supporto della fortezza.

In una cartina topografica, che si trova nell’Archivio di Stato di Parma, sono rappresentate le due torri ed un voltone sotto il quale “passa un giumento condotto per la cavezza.”

Località: Coenzo  SP60, 43058 , Sorbolo Mezzani (PR)

 

Terramara in località Pantera 

Coenzo si trova alla confluenza dell’Enza nel Po e da ciò deriva il suo nome” Co’-Enzo” (Capo d’Enza), anticamente era chiamato” Cohenzio” o ”Cohentio”. Nel territorio di questa frazione sono state trovate tracce della presenza di due terramare, testimonianze di epoca preistorica: una in località la “Pantera” e l’altra dietro alla Chiesa Parrocchiale” nell’area chiamata “Motta” cioè “altura”  (questa altura venne tolta nel secolo scorso per bonificare alcune risaie dismesse).

Il villaggio probabilmente è stato abitato sul finire dell’Età del Bronzo ( 3500 a.C. fino al 1200 a.C. circa.) ed è tuttora in fase di studio.