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Servizi e informazioni utili

TRASPORTI E COLLEGAMENTI
COME ARRIVARE
• In auto
Da Milano e Bologna
Autostrada A1 – Uscita Parma – S.S. 343 direzione Colorno

Da Genova – La Spezia
Autostrada A15 – A1 direzione Bologna – Uscita Parma – S.S. 343 direzione Colorno

Da Cremona
S.S. 343 direzione Casalmaggiore – Colorno

Da Mantova
S.S. 420 direzione Sabbioneta – Casalmaggiore – Colorno
• In treno (info: www.trenitalia.it) Linea Parma – Brescia – Stazione Colorno (15 minuti)
• In autobus (info: www.tep.pr.it) Partenza a cadenza oraria da P.le C.A. Dalla Chiesa di fronte la Stazione ferroviaria (20 minuti)
• In aereo (www.parma-airport.it) Parma – Aeroporto Giuseppe Verdi (Km. 10)

TRENO
Stazione Ferroviaria
Via Della Stazione
43052 Colorno (PR)
Call Center tel. 892021
Assistenza disabili tel.199303060
Info orari http://www.trenitalia.it

AUTOBUS
Servizio effettuato dalle Autolinee Tep
La Tep non effettua corse nei giorni: 1 Gennaio, 1 Maggio e 25 Dicembre.
A Colorno i biglietti si possono acquistare presso le tabaccherie. Vedi elenco

Linea urbana 2 ogni ora tutti i giorni feriali
Parma – Colorno
Colorno – Parma
Linea extra urbana
Parma – Colorno – Mezzani
Parma – Colorno – Sabbioneta
Colorno – Parma

Per informazioni:
Punto Tep
Piazza Ghiaia 41/a
43100 Parma
Numero Verde 800 977 966
http://www.tep.pr.it

TAXI
Centrale operativa Radiotaxi
tel. +39 0521252562
fax +39 0521250255
www.radiotaxiparma.com
segreteria@radiotaxiparma.com

AEREO
Aeroporto “G. Verdi” di Parma
Via dell’Aeroporto 44 – 43100 Parma
Tel: +39 0521 9515 Fax: +39 0521 980394 e-mail: info@parma-airport.it sito:http://www.parma-airport.it/italiano
L’aeroporto Giuseppe Verdi si trova a 3 chilometri dall’uscita Parma dell’Autostrada A1 Milano – Bologna. Un frequente servizio di bus funziona fra la stazione ferroviaria e l’aeroporto.
Un frequente servizio di bus funziona fra la stazione ferroviaria e l’aeroporto. Linea autobus n.6, a partire dalle ore 6.30 fino alle 20. Per maggiori informazioni: http://www.tep.pr.it/
L’Aeroporto Internazionale di Parma è fornito di un proprio ufficio di biglietteria dal quale è possibile acquistare direttamente i biglietti aerei, anche per voli non partenti dall’aeroporto stesso. Orari di apertura: Lunedì – Domenica 8.00 – 20.00 Tel: +39 0521 951501

Servizi:
Sono presenti 2 bar all’interno dell’aerostazione, uno dei quali situato in zona partenze ed accessibile dopo aver superato i controlli di sicurezza.
All’interno dell’aerostazione è presente una postazione bancomat
All’Aeroporto Internazionale di Parma è disponibile il servizio di autonoleggio e noleggio bus
Noleggio bus
Andromeda’s Srl
V. Ventura Marsilio, 8
43126 Parma
Tel: +39 335 6158294
Fax: +39 0521 988361
P.Iva e CF 01954290340
www.andromedasbus.it//
Noleggio auto
Hertz
www.hertz.com
tel. +39 0521 942063
Avis
www.avis.com
tel. +39 0521 291238
Europcar
www.europcar.com
tel. +39 0521 293035
Sixt Italia Rent
www.e-sixt.com
tel. +39 0521 986858

PARCHEGGI
Parcheggi a Colorno
Aree Libere per la sosta:
– Parcheggio ubicato in P.le Mazzoli per pullman
– Parcheggio ubicato in P.le Caduti del Lavoro
– Parcheggio ubicato in P.le Vittorio Veneto
– Parcheggio ubicato in P.le 2 Giugno
– Parcheggio ubicato in P.le Barvitius
– Parcheggio ubicato in Via San Rocco
– Parcheggio ubicato in Via Roma
– Parcheggio ubicato in P.le Chevè
– Parcheggio ubicato in P.le Venaria
– Parcheggio ubicato in P.le Trieste
– Parcheggio ubicato in Via IV Novembre
– Parcheggio ubicato in Via Togliatti
– Parcheggio ubicato in Via della Stazione
Parcheggio per Camper non fornito di carico e scarico
– Parcheggio ubicato in Via Farnese
Scarica la mappa di Colorno

Per ogni necessità sulla viabilità locale: Comando Polizia Municipale di Colorno.

NOLEGGI
Servizio di noleggio biciclette
Ufficio IAT Colorno
IAT presso Reggia di Colorno
Piazza Garibaldi, 26
43052 Colorno (PR)
Tel. +39 0521313790
Fax +39 0521521370
ufficio.turistico@comune.colorno.pr.it
http://www.comune.colorno.pr.it

Servizio Car Sharing: Io guido
Il Car Sharing è il nuovo modo di muoversi per chi vuole avere un’auto propria a disposizione senza le spese e gli oneri di gestione di un’auto di proprietà. E’ un servizio di trasporto individuale che consente agli abbonati, previa prenotazione, di utilizzare un’autovettura, scelta tra una flotta distribuita su più parcheggi cittadini, per il periodo necessario alle proprie esigenze. L’auto prescelta può essere utilizzata per il tempo che realmente occorre, anche solo per un’ora, cosi come per più giorni, in tutta Italia ed anche all’estero, pagando solo l’uso effettivo (tempo impiegato e km percorsi).
Per informazioni e prenotazioni: Infomobility S.p.A – V.le Mentana 29/a – 43121 Parma Tel. 0521 706370 – Sito: http://www.parmacarsharing.pr.it/ Email:ammcarsharing@infomobility.pr.it
Gli uffici sono aperti dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00

Elia’s Tour
Da 10 anni nel settore del trasporto di viaggiatori e di merci
Noleggio autobus con conducente da 13 – 30 – 55 posti
Noleggio auto senza conducente
Noleggio biciclette
Per informazioni e prenotazioni:
Elia’s Tour
Via Fontanella 11 – Colorno (PR)
Tel e fax 0521.814587 cell. 335.8185560
e.mail eliastour@libero.it
www.eliastour.it

Servizio di noleggio con conducente  Val D’Enza Tours Snc di Reverberi Franco & C autorimessa in Via S. Rocco 44 – recapiti 0522 861361 cell.operativo H24 3396305597

TaxiTorrile
Autorizzazione NCC n. 4 Torrile (PR)
Tel. 380 7661197
Servizio di taxi privato con accompagnamento ed attesa per ogni esigenza

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ALTRI LUOGHI DA VISITARE

DUOMO SANTA MARGHERITA

La chiesa di stile Gotico–internazionale venne costruita tra il 1512 ed il 1525 e fu consacrata il 27 maggio 1525, mentre il campanile venne elevato nel 1573.
La facciata è piuttosto integra, legata cioè al progetto originale, mentre l’interno venne profondamente modificato  con la costruzione delle cappelle laterali aggiunte nel 1834-36 su progetto dell’architetto Giuseppe Tebaldi che le rimodellò al gusto neoclassico.
Dell’originale resta la parte alta della facciata e dell’abside. Subì vari saccheggi: nel 1637 ad opera delle truppe spagnole, nel 1734 nella battaglia fra Austriaci e Francosardi. Nel 1662 vennero imbiancati i dipinti che ornavano le pareti.
Pregevole in controfacciata il quadro di “San Remigio che battezza Clodoveo” opera di Clemente Ruta dipinto verso il 1720. Prossimo all’ingresso è anche il monumento a Pietro Luigi Belloni eseguito in stile purista nel 1840 da Tommaso Bandini allievo del celebre Lorenzo Bartolini, in origine era collocato nel locale cimitero venne poi trasferito in Santa Margherita nel 1889.
Di grande bellezza il pulpito con lo stemma dei domenicani eseguito su disegno di Antonio Brianti e proveniente dalla chiesa domenicana di San Pietro Martire a Parma (distrutta per volontà di Napoleone nel 1813).
Artisticamente pregevole la quarta cappella a destra (aggiunta tra il 1660 ed il 1666) con magnifici stucchi di Domenico e Leonardo Reti raffiguranti “angeli recanti simboli della passione” e “i quattro evangelisti”. Al centro della cappella spicca l’ancona con la preziosa ultima cena dipinta da Giovanni Venanzi nel 1668. Ammirevole, in questa cappella l’altare in marmo di Domenico Della Meschina artista che già aveva lavorato nella vicina San Liborio.
Nell’abside dietro l’altare maggiore spicca un’interessante ancona intagliata nel 1575 in legno dorato con all’interno il capolavoro di Francesco Cairo rappresentante “Il Martirio di Santa Margherita” dipinto nel 1637.
Nella quinta cappella a sinistra si conserva il quadro “La Madonna con Bambino e Santi” dipinto nel 1818 da un ancor giovane Giovan Battista Borghesi (più tardi ritrattista ufficiale di Maria Luigia).
La seconda cappella a sinistra conserva il quadro raffigurante “ San Rocco scoperto dai piacentini” dipinto da Alessandro Bedoli Mazzola nel 1568 su un disegno precedentemente eseguito dal più celebre padre Gerolamo Bedoli Mazzola cugino del Parmigianino. In canonica si custodisce il quadro “La Strage degli Innocenti” dipinto all’inizio del 1700 da Pier Ilario Spolverini.

 

ARANCIAIA

L’Aranciaia (in francese “Orangerie”) fu costruita fra il 1710 e il 1712 per volere del Duca Francesco Farnese, come ricovero invernale degli alberi di aranci e limoni che durante l’estate ornavano lo splendido giardino della Reggia e che non avrebbero potuto sopportare i rigidi freddi padani.
L’edificio, progettato probabilmente dall’architetto bolognese Ferdinando Galli Bibiena (1657 – 1743), doveva unire alla funzionalità un aspetto particolarmente armonioso, perché veniva a trovarsi nella vasta area del giardino ducale.
Nella seconda metà del Settecento l’Aranciaia perse la sua funzione di serra per divenire un galoppatoio invernale.
Con l’Unità d’Italia l’edificio, come molti altri beni demaniali, fu messo all’asta e trasformato in deposito.
Oggi è sede del MUPAC, Museo dei Paesaggi di Terra e di Fiume–Colorno

 

CHIESA DI SANTO STEFANO

La Chiesa di Santo Stefano, posta sulla riva sinistra del torrente Parma, raggiunse l’aspetto attuale nel 1770 grazie ai lavori di ricostruzione, affidati all’architetto Pietro Cugini e patrocinati da Don Ferdinando Di Borbone.
Attualmente la Chiesa non conserva alcuna opera d’arte tranne le interessanti terrecotte poste in facciata eseguite da Giuseppe Sbravati verso il 1780.

 

TORRE DELLE ACQUE

In una scenografica e pittoresca posizione, alla confluenza del torrente Lorno con il Parma, si trova la Torre delle acque. Costruita nel 1718 per volontà del Duca di Parma e Piacenza Francesco Farnese, al termine dei lavori di sistemazione del parco della Reggia, aveva la funzione di alimentare con acque in pressione le fontane del giardino.
All’interno della torre si trovava un complesso meccanismo a pale inventato dal grande idraulico francese Jean Bailleul che permetteva di portare una parte delle acque del torrente Lorno alla sommità della torre, circa 28 metri, quindi, attraverso un sistema di condutture, l’acqua sotto pressione alimentava le cinque fontane del giardino.

 

VENARIA

Eretta tra il 1753 ed il 1755, fu completata dall’architetto ducale Ennemond Alexandre Petitot e adibita a casino di caccia per ospitare i cani.
Diventò il punto di partenza per le battute di caccia a cavallo.
Attualmente la Venaria è sede del Circolo Maria Luigia, Centro Sociale Venaria, socio ANCESCAO

 

CORTE DI SANGUIGNA

Complesso di edifici di origine medioevale situato poco distante da Colorno (loc. Sanguigna). In un documento del 1144 figura come dipendenza del Monastero benedettino di San Giovanni Evangelista di Parma.
La chiesa, dedicata al Santo Salvatore, è ricca di affreschi di Jacopo Loschi (XV secolo).

 

ORATORIO DELLA BEATA VERGINE DEL BUON CUORE

La costruzione risale al 1771-72 su progetto di Pietro Cugini allievo del Petitot. Interessante la facciata connotata da raffinate lesene, stucchi e terrecotte di Giuseppe Sbravati con al centro un elegante porta intagliata. Suggestivo l’effetto prospettico dato dall’alto campanile con le masse architettoniche della chiesa, della canonica e della sagrestia.
All’interno si conservano gli importanti arredi lignei di Ignazio Marchetti (1771-73) e la statua in piombo di San Bernardo realizzata dal parigino Laurent Guyard (1771) autore anche della statua in cartapesta dipinta rappresentante la Madonna col Bambino. Nelle cappelle laterali si fronteggiano due quadri capolavoro: “La Santa Amalia” dell’Abate Giuseppe Peroni del 1775 e la “Fede Incoronata, S. Luigi Re Di Francia e San Ferdinando di Castiglia” di Pietro Melchiorre Ferrari allievo di Giuseppe Baldrighi.

 

ORATORIO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA

La costruzione è stata ultimata nel 1720. Originale la forma secondo lo stile barocco-tedesco, con la doppia volta della cupola, le due torrette che si innalzano oltre la facciata, la copertura policroma oggi riportata all’originario splendore in seguito ad un accurato restauro conservativo.
All’interno presenta affreschi e quadri ottocenteschi, alcuni originali altri copie, e un organo del 1775.

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TRADIZIONE GASTRONOMICA

PRODOTTI TIPICI E RICETTE DELLA TRADIZIONEaaaaaaaaaaa

La cucina parmigiana di antichissima tradizione è figlia del burro e del formaggio, per cui può sembrare una cucina grassa. Invece è sostanziosa, ma non pesante, ricca di sapori e profumi e comprendente specialità che la rendono meritatamente famosa.

Fra i primi piatti primeggiano gli Anolini, hanno la forma di un dischetto, fatto di due foglie di sovrapposte pasta, tirata a mano con il mattarello. E’ il ripieno che fa l’anolino, composto da sugo ristretto di stracotto, formaggio stravecchio grattugiato, pane raffermo grattato, uova e sapore di noce moscata. Tortelli di erbette, rettangoli di pasta ripiegati, contenenti un ripieno a base di erbette (o in alternativa spinaci), ricotta, uova e parmigiano reggiano. Bomba di riso e gli Gnocchi di patate, chiamati, in dialetto parmigiano, sgranfgnòn.

Fra i secondi piatti la prima citazione spetta allo Stracotto, è anche il padre degli anolini. Lo stracotto è un pezzo di coscia di manzo che va lasciato cuocere a lungo in compagnia di carote, sedani e cipolle. Il Bollito misto, la trippa alla parmigiana, la Vecchia, piatto di antica tradizione, costituito da carne di manzo lessa tagliata a fettine, verdure (cipolle, peperoni, patate e pomodori freschi) pure tagliate a fette e un battuto di lardo, cipolla, aglio, prezzemolo e sedano. Molto diffuso anche il pesto di cavallo, costituito da carne di cavallo macinata, consumata cruda, condita con olio, sale, pepe, e a piacere aglio, limone o scaglie di Parmigiano Reggiano.

Altra specialità è la Torta fritta sono triangolini di pasta che vengono fritti. Si accompagna generalmente al prosciutto, al culatello e alla spalla cotta. Mangiata calda e croccante, avvolta in una fetta di salume è una squisitezza.

Fra i dolci sono da segnalare: Chiacchiere di suora, dolce tipico di Carnevale, Scarpette di Sant’Ilario, biscotti di pasta frolla a forma di scarpe, in ricordo del passaggio di Sant’Ilario a Parma, dove si fece rifare le scarpe da un ciabattino. Questo dolce viene preparato in occasione della ricorrenza del santo, patrono della città, il 13 gennaio. Torta Maria Luigia, fatta con pan di Spagna arricchito di polvere di mandorla e cioccolato, farcitura di cioccolato e crema di fragoline di bosco. Ricoperta con cioccolato fondente. Tortelli dolci e la Spongata, pasta sfoglia riempita con marmellata di mele e pere, frutta candita, pinoli e mandorle, e ricoperta da un secondo strato di sfoglia.

 

PRODOTTI TIPICI  

Culatello di Zibello

Da molti è considerato il “re dei salumi”. A tutela della sua qualità e tipicità è stato creato il “Consorzio del culatello di Zibello”.
Si ricava dalla parte più magra del suino, dalla coscia posteriore dei suini nostrani. Ma il culatello non si può fare dappertutto, ha bisogno delle nebbie del Po e dell’aria umida e greve della Bassa Parmense. L’area di produzione è, oltre che Zibello, nei comuni di Busseto, Polesine Parmense, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa, Colorno.

Parmigiano Reggiano

Testimonianze storiche dimostrano come già nel 1200 il ParmigianoReggiano aveva raggiunto quella tipizzazione perfetta che si è conservata immutata fino ai nostri giorni. Il legame tra il Parmigiano Reggiano e la sua zona di origine è imprescindibile. Si fa oggi come nove secoli fa: stessi ingredienti (latte, sale, caglio), stessa cura e passione, stessa zona d’origine. E’ un formaggio famoso in tutto il mondo, che si può gustare sia a scaglie sia grattugiato.

Il Parmigiano Reggiano è un formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura.
Contiene solo il 30% di acqua e ben il 70% di sostanze nutritive: per questo motivo è un formaggio ricchissimo di proteine, vitamine e minerali.

Vescovo

La leggenda racconta che il “Vescovo” venne alla luce perchè la regale Colorno soffriva della fama dei paesi vicini, ognuno era famoso per un “salume”. Sembra addirittura che gli abitanti di Colorno avessero un vero e proprio complesso di inferiorità per non possedere un prodotto di tradizione da contrapporre al resto del contado. Fino a quando l’acceso campanilismo illuminò la fantasia di un artigiano locale che dette vita a qualcosa di superiore, di più ricco del “prete” già prodotto da altre parti.

Il vescovo si ricava dal gambetto anteriore del maiale che viene disossato, salato per qualche giorno, poi rifilato per pareggiare i lembi della cotenna e facilitare la cucitura con spago sottile del alto inferiore e predisporre la chiusura superiore che avviene dopo averlo riempito di un buon impasto di cotechino. Dopo una breve asciugatura si può conservare appeso in luogo fresco e asciutto per 30-40 giorni, se ne consiglia però il consumo in tempi brevi per cogliere il momento migliore. Per la cottura: avvolgere il vescovo in un canovaccio e legarlo per bene, metterlo quindi in abbondanza d’acqua a sobbollire per 4-5 ore e servirlo ben caldo in piatti possibilmente riscaldati. Si accompagna perfettamente con purea, crauti, lenticchie o zabaglione cotto sposandolo con un buon lambrusco o un rosso generoso.

 

VINI

Lambrusco

E’ il vino predominante, come quantità, nella Provincia di Parma. È un vino rosso scuro, leggermente asprigno, di moderato tenore alcolico. “Il lambrusco”, scrisse Curzio Malaparte “non solo è il vino più garibaldino del mondo, come ebbe a dire Filippo Corridoni, ma il più generoso, il più libero, il più italiano fra tutti i vini italiani”.

 

 

Tortèl Dòls

PIATTO TIPICO DELLA BASSA PARMENSE    

Il Tortél Dóls è un primo piatto della Bassa Parmense la cui ricetta risale all’epoca di Maria Luigia d’Austria che aveva a Colorno, la Reggia, una delle sue residenze.

Nel 2008 nasce  la Confraternita del Tortél Dóls, con lo scopo di mantenere viva la tradizione culturale-gastronomica delle zone tipiche degli argini del Po, in cui nasce e continua nelle rézdore la tradizione della preparazione dei Tortéj Dlós.

Ogni anno la seconda Domenica del mese di Ottobre, la Confraternita organizza a Colorno il “Gran Galà del Tortél Dóls”, la manifestazione gastronomica culturale dedicata al primo piatto tipico, durante la quale si può degustare e conoscere il tortello dal cuore dolce.

LA RICETTA ORIGINALE comprovata dalla Confraternita del Tortel Dols

Ingredienti

per 100 tortelli – 10 persone Mostarda (rigorosamente fatta in casa)

1,50 kg di pere nobili
1,50 kg di zucca da mostarda (cocomero bianco)
1 kg di mele cotogne
2 limoni tagliati a fette
3 kg di zucchero per ogni kg di frutta pulita

Pulire e tagliare a fette la frutta. Lasciare una notte a macerare con lo zucchero. Il giorno dopo colare il sugo che si è formato e farlo bollire per alcuni minuti a pentola scoperta per poi versarlo su tutta la frutta. Procedere con questa operazione per 3 giorni. Il quarto giorno fare bollire il tutto a pentola scoperta per 2 ore. Fare raffreddare ed aggiungere 1 gr di senape (si acquista in farmacia) per ogni kg di frutta. Invasare. La mostarda sarà pronta dopo 2 mesi circa.

Ripieno

6 hg di mostarda
1,5 hg di pane grattugiato
1 l. di vino cotto (ricavato facendo bollire lentamente per 24 ore il mosto d’uva affinché di 3 parti ne rimanga 1) e al bisogno, se il ripieno si preferisce meno dolce, 2 cucchiai di marmellata di susine.

Far scaldare bene il vino cotto (non bollire), scottare il pane. Quando si è raffreddato aggiungere la mostarda tritata finemente (anche le fette di limone). Amalgamare il tutto lavorando a mano. Deve risultare un composto non troppo asciutto ma piuttosto morbido, per cui, se sarà necessario, aggiungere altra mostarda. Lasciare riposare un paio di giorni.

 

 

 

 

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GUIDE TURISTICHE – pagina in costruzione –

Le Figure professionali turistiche
‘ ACCOMPAGNATORE TURISTICO chi, per attività professionale, accompagna persone singole o gruppi di persone nei viaggi sul territorio nazionale o all’estero, cura l’attuazione del programma turistico predisposto dagli organizzatori, dà completa assistenza ai singoli o ai gruppi accompagnati, fornisce elementi significativi o notizie di interesse turistico sulle zone di transito, al di fuori degli ambiti di attività che rientrano nella specifica competenza delle guide turistiche. Patentino valido su tutto il territorio nazionale.
scarica l’elenco Accompagnatori turistici abilitati
E’ GUIDA AMBIENTALE – ESCURSIONISTICA chi, per attività professionale, illustra a persone singole e gruppi di persone gli aspetti ambientali e naturalistici del territorio, conducendoli in visita ad ambienti montani, collinari, di pianura e acquatici, anche antropizzati, compresi parchi ed aree protette, nonché ambienti o strutture espositive di carattere naturalistico ed ecologico, con esclusione di percorsi di particolare difficoltà, posti su terreni innevati e rocciosi di elevata acclività, ed in ogni caso di quelli che richiedono l’uso di attrezzature e tecniche alpinistiche, con utilizzo di corda, piccozza e ramponi. La guida ambientale – escursionistica può essere specializzata nell’indirizzo previsto dal percorso formativo. Patentino valido su tutto il territorio regionale.

scarica l’elenco Guide ambientali escursionistiche abilitate

E’ GUIDA TURISTICA chi, per attività professionale accompagna persone singole o gruppi di persone nelle visite ad opere d’arte, a musei, a gallerie, a scavi archeologici, illustrando le attrattive storiche, artistiche monumentali, paesaggistiche, naturali, etnografiche e produttive, ivi compresa la visita ai “siti” individuati dalla Regione* concernente “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di guide turistiche”. Patentino valido entro il territorio provinciale.

scarica l’elenco Guide turistiche abilitate
Per informazioni:
Laura Marmiroli
tel 0521 931 829 fax 0521 931 835 e-mail: l.marmiroli@provincia.parma.it

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The Po River – MAB Unesco Reserve

 

E’ partita da Colorno la candidatura a Riserva della Biosfera Mab Unesco dei territori rivieraschi del medio Po, un tratto dell’asta del Grande Fiume lungo circa 250 km.

La sottoscrizione del documento ufficiale è avvenuta nella Sala del Trono della Reggia di Colorno da parte di una folta rappresentanza di tutti gli enti coinvolti: le regioni Emilia Romagna e Lombardia; le province di Parma, Reggio, Piacenza, Cremona e Mantova e 54 comuni tra i quali i parmensi Colorno, Mezzani, Sissa Trecasali, Roccabianca e Polesine Zibello e, appena fuori provincia, Casalmaggiore, Viadana, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla e Poviglio. Coinvolti anche 39 siti di Natura 2000, 38 habitat di interesse comunitario e le aree dei dieci affluenti del Po in quel tratto. Leggi di più…



Per maggiori informazioni: www.pogrande.it

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Cicloturismo

“La bicicletta gli Emiliani la usano come il cappello, che non si può abbandonare, poiché fa parte della persona anche quando è inopportuno. La bicicletta ha su di noi qualche cosa del cane, continua compagnia che si porta con sé magari senza montarla, per arrivare dalla casa al caffé che dista venti metri.”
Cesare Zavattini 1961 esplorazioni sulla via Emilia

Bici Parma Po

La “Bici Parma Po” attraversa la provincia di Parma da Ovest a Est intersecando molti altri percorsi :“Verdi” alla partenza, “Mondo piccolo” e “Ciclotaro” nei pressi di Gramignazzo e la Strada del Culatello di Zibello. Il paesaggio è quello classico del Grande Fiume: pioppeti e meandri si alternano a punti di sosta attrezzati e attracchi fluviali dedicati al turismo, aree naturalistiche come i Boschi di Maria Luigia a Torricella di Sissa e alla Riserva Naturale Parma Morta a Mezzani.
Da Colorno con una piccola deviazione sull’argine del canale Galasso, con fondo misto (asfalto, ghiaia, erba) si può raggiungere l’a Riserva Naturale di Torrilee Trecasali.
Da Colorno sull’argine del Parma e poi del Po si raggiungono quindi Mezzani e poi Coenzo da dove si può proseguire su strade secondarie per Sorbolo e quindi Bogolese, alle porte di Parma.
Scarica la cartoguida degli itinerari ciclabili nella bassa parmense oppure ritirala presso lo IAT.

Noleggio biciclette

IAT presso Reggia di Colorno
Piazza Garibaldi, 26
43052 Colorno (PR)
Tel. +39 0521313790
Fax +39 0521521370
ufficio.turistico@comune.colorno.pr.it
Il servizio è disponibile presso l’Ufficio di Informazioni Turistiche di Colorno, per tutti i cittadini e turisti che vogliono visitare la cittadina in bicicletta.
Chi può usufruire del servizio: per noleggiare una bici è necessario essere maggiorenni e presentare un documento d’identità. I minorenni devono essere accompagnati dai genitori.
 
Orari di apertura:
Gennaio, Febbraio, Marzo, Novembre, Dicembre
Da martedì a venerdì mattino 10.00 – 12.00
pomeriggio chiuso
Sabato, domenica e festivi mattino 10.00 – 12.00 pomeriggio 15.00 –17.00 Chiuso: lunedì
Aprile e Maggio
Da lunedì a domenica mattino 10.00 – 13.00 pomeriggio 15.00 –18.00
Giugno
Da martedì a domenica mattino 10.00 – 13.00 pomeriggio 15.00 –18.00. Chiuso: lunedì
Luglio e Agosto
Da martedì a venerdì mattino 10.00 – 12.00 pomeriggio chiuso
Sabato, domenica e festivi mattino 10.00 – 12.00 pomeriggio 15.00 –18.00. Chiuso: lunedì
Settembre e Ottobre
Da Martedì a Domenica mattino 10.00 – 13.00 pomeriggio 15.00 –18.00
Chiuso: Lunedì
Prezzi:
intera giornata (8 ore): € 12,00
mezza giornata (3 ore): € 4,50
ogni ora aggiuntiva: € 2,50
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Itinerari turistici

Itinerari naturalistici

1 – Riserva Naturale di Torrile e Trecasali

Conosciuta dapprima come Oasi L.I.P.U. di Torrile, dal 2010 l’Oasi è diventata la “Riserva naturale di Torrile e Trecasali” con un’estensione totale di 110 ettari e l’inclusione dei fontanili di Viarolo. Dal 2011 la L.I.P.U. collabora con la Provincia di Parma e l’Ente di gestione Parchi Emilia Occidentale per le attività gestionali.
Nell’ambiente dell’ecosistema palustre, in pochi anni sono state rilevate più di 300 specie di uccelli. Si  possono osservare tutte le specie di ardeidi italiani che nidificano nella garzaia di importanza internazionale con circa 500 coppie. Poi le anatre: coloratissimi i maschi, mimetiche le femmine. Durante le migrazioni è possibile osservare stormi anche numerosi di germani reali, codoni, mestoloni, fischioni, alzavole, marzaiole, moriglioni e canapiglie. Ma la specie che in primavera attira maggiormente l’attenzione è il Cavaliere d’Italia, inconfondibile per le lunghissime zampe rosse, il piumaggio bianco e nero e il becco sottile.
E ancora: la sterna comune, la pavoncella, la pantana, il beccaccino, la cicogna nera e segnalazioni eccezionali, nel periodo invernale, dell’aquila di mare e del falco pellegrino.
La Riserva è aperta al pubblico nei giorni di giovedì, sabato e domenica, dalle ore 9.00 alle ore 18.00.

2 – Riserva Naturale Parma Morta

La Riserva Naturale Parma Morta, istituita nel 1990, è una preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della Pianura Padana.
L’area protetta, situata internamente nel Comune di Mezzani tra le foci dei torrenti Parma ed Enza, si estende per 66 ettari e tutela un tratto lungo quasi 5 km dell’antico alveo fluviale nel quale, sino alla metà dell’800, scorrevano le acque del torrente Parma prima di confluire nell’Enza.
Nel 1870 la deviazione del torrente Parma portò questo corso d’acqua ad immettersi direttamente in Po lasciando l’ultimo tratto del torrente escluso dal flusso diretto delle acque, dando così origine alla “Parma Morta”.
Il ramo fluviale abbandonato è oggi una zona umida importante per accogliere piante ed animali che non trovano più spazio nell’ambiente circostante: anfibi, rettili, uccelli frequentano le acque stagnanti, coperte di lenticchia d’acqua; lungo le rive crescono carici e altre elofite, mentre intorno si osservano arbusti di frangola e limitati lembi di bosco planiziale con farnia, olmo e acero campestre.

Centro Visite Riserva Parma Morta
Strada della Resistenza, 2
Loc. Casale di Mezzani Mezzani
Per informazioni 0521 802688