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Musical itineraries

Musica Intorno al Fiume

Nella musica troviamo, ogni giorno, la speranza e la forza per proseguire il nostro cammino di uomini. Terminata un’esperienza musicale, non vediamo l’ora di passare alla successiva, perchè la musica è vera libertà della mente e del cuore.

La famiglia Serassi di Bergamo, celebre dinastia di maestri organari, realizzarono tra il 1720 e il 1895 una serie di opere presenti in diverse regioni italiane, principalmente nel nord Italia. A Parma la Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù, in Strada Repubblica, conserva la cassa d’organo del 1788 di Giuseppe Serassi. Prendendo la Strada Provinciale per Sorbolo, giunti in Piazza Libertà, si trova la Chiesa dei Santi Faustino e Giovita, detta anche Pieve di Sorbolo, con l’ottocentesco organo Serassi.

Da Sorbolo si prosegue, sempre su Strada Provinciale, in direzione Colorno, passando le frazioni di Coenzo e Mezzani. Nella cittadina della Bassa Parmense, nella Cappella Ducale di San Liborio che quasi si affaccia sul torrente Parma, è custodito uno degli organi più interessanti e pregevoli. E’ un eccezionale strumento per dimensioni e caratteristiche sonore, costruito da Andrea Luigi e Giuseppe Serassi tra il 1792 e il 1796, per volontà del duca Ferdinando di Borbone.

Lungo l’argine che costeggia il Grande Fiume, passando le cittadine di Brescello e Gualtieri, si giunge a Guastalla, comune della Bassa Reggiana, il cui primo nucleo abitato, sotto il dominio dei Canossa, è sorto attorno alla chiesa di Pieve dei Santi Pietro e Paolo che conserva l’organo realizzato dai Serassi nel 1867.

Itinerario consigliato durante le stagioni concertistiche, che hanno luogo ogni anno e durante le quali è possibile godere del suono di questi eccezionali strumenti: “Rassegna Musica intorno al Fiume”, da luglio a ottobre, e “Festival Serassi” nel mese di settembre.

Per informazioni:

Associazione culturale Giuseppe Serassi, http://www.serassi.it/

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Naturalistic itineraries

Birdwatching

La Riserva Naturale Torrile e Trecasali è il paradiso del birdwatching.

A sud di Colorno, in località Bezze di Torrile, la Riserva si estende per 110 ettari, meta unica per gli appassionati del birdwatching. Nell’ambiente dell’ecosistema palustre sono state osservate più di 300 specie di uccelli: gli ardeidi italiani che nidificano nella garzaia di importanza internazionale, le anatre, le sgarze ciuffetto, i germani reali.

Particolarmente interessante è l’attività durante i periodi primaverile e autunnale, durante i quali arrivano alla Riserva specie rare come la cicogna nera, il falco pescatore, l’aquila anatraia e, segnalazioni eccezionali, di aquila di mare e del falco pellegrino.

Per informazioni: http://www.lipu.it/oasi-torrile

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Gastronomic itineraries

Lungo la Strada del Culatello

Alla corte del re dei salumi, il Culatello, in una terra in cui trova le caratteristiche perfette per la lenta maturazione, quella a ridosso del Po. La strada del Culatello vi porterà da Colorno a Zibello.

Per gli amanti dell’arte l’itinerario porta ad ammirare alcuni dei castelli e rocche della Bassa Parmense facenti parte dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli (Reggia di Colorno, Rocca dei Terzi di Roccabianca, Castello dei Pallavicino di Polesine Parmense), per i buongustai sono tappe da non perdere, specie nei mesi ottobre e novembre che richiamano i migliori produttori di Culatello, Strolghino, Spalla Cotta di San Secondo e, immancabile, il Parmigiano Reggiano in alcune delle manifestazioni gastronomiche più importanti della Bassa.

Periodo consigliato: autunno

Parmigiano Reggiano bike tour

Alla scoperta di una delle eccellenze gastronomiche della Food Valley Italiana: il Parmigiano Reggiano. Un bike tour semplice e per tutti con partenza da Colorno, percorrendo strade di campagna lungo gli argini dei torrenti, con visita ad un caseificio e degustazione, e proseguire poi lungo il Naviglio Alto fermandosi all’Abbazia di Valserena o Abbazia di San Martino dei Bocci, ex abbazia cistercense dalle forme gotiche e barocche, situata in località Paradigna, frazione alla periferia nord di Parma, fondata nel 1298 e sconsacrata nel 1810, sede dal 2007 del Centro Studi e Archivio Comunicazione dell’Università di Parma.

Il Parmigiano Reggiano (D.O.P.), a differenza degli altri formaggi, non può essere prodotto industrialmente, ma “solo con le mani esperte del casaro”. Si fa oggi come nove secoli fa: stessi ingredienti (latte, sale, caglio), stessa cura e passione, stessa zona d’origine. E’ un formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura. L’unica differenza tra una forma del XIII secolo e una dei nostri giorni sta nel controllo della qualità che ne assicura il rispetto dei processi di produzione.

Periodo: aprile, maggio, settembre, ottobre

Possibilità di noleggio biciclette presso l’Ufficio IAT di Colorno

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Cultural itineraries

Historical Colorno

Un itinerario a piedi tra i borghi cittadini tra le testimonianze del patrimonio locale, oratori, chiese, il Palazzo Ducale, che ci raccontano la storia del paese.

Da Piazza Garibaldi su cui si affaccia l’imponente Reggia di Colorno, la Petit Versailles dei Duchi di Parma, una delle più raffinate corti europee del Settecento, lungo il Borgo di Via Mazzini si raggiunge la Chiesa di Santa Margherita di forma tardo-gotica. Proseguendo per via XX Settembre arriverete in Piazzale Vittorio Veneto e vi troverete di fronte l’Aranciaia (1710-1712), ricovero invernale per le numerose piante di agrumi che venivano collocate nei mesi estivi nel Giardino del Palazzo Ducale, oggi sede del MUPAC Museo dei Paesaggi di Terra e di Fiume. Si prosegue per Via Farnese e, prima del Canale Naviglio si entra nel Giardino Storico della Reggia. Un parco di 11mila metri quadri con il parterre di aiuole in stile francese e il bosco romantico all’inglese voluto da Maria Luigia d’Austria.

Attraverso l’infilata di cortili del Palazzo si arriva in Piazzale Ferdinando di Borbone con la settecentesca Cappella Ducale di San Liborio a destra collegata all’Appartamento di Ferdinando di Borbone le cui finestre, sul lato nord, si affacciano sul ponte di Nepomuceno sul torrente Parma che, dopo un tortuoso percorso di circa 4 km, sfocia nel Grande Fiume.

Oltrepassato il ponte, a sinistra percorrendo la passeggiata sull’argine della Parma si arriva al ponte di mezzo con la tipica struttura a schiena d’asino. Si continua lungo l’argine oltrepassando la Chiesa di Santo Stefano fino al piccolo oratorio e in lontananza la Torre delle Acque, manufatto idraulico del XV secolo che, tre secoli più tardi, sotto Francesco Farnese, alimentava le numerose fontane del Giardino dei Duchi. Leggi di più…