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Luoghi di arte e cultura

Chiesa della Natività della Vergine – Mezzano Inferiore 

Fu edificata una prima volta nel 1563. Fu poi ricostruita tra il 1754 e il 1779 probabilmente su progetto di Antonio Maria Bettoli (per alcune similitudini con Villa e Palazzo Pallavicino a Busseto e a Parma)

All’interno si trovano un bellissimo altare in marmi settecenteschi e dipinti di Antonio Corti ( 1670) tra i quali ricordiamo, San Bernardo che scaccia il demonio mentre rompe gli argini del Po e una bella Addolorata di Ignazio Stern. 

Località: Mezzano Inferiore Via S. Francesco D’Assisi – 43055  Sorbolo – Mezzani  (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera 

Contatti: Telefono 0521 818203

Chiesa dell’Annunciazione di Maria Vergine – Mezzano Rondani

La chiesa fu edificata due volte. La prima chiesa, costruita quando il paese era ancora sulla sponda casalasca, fu distrutta da un’inondazione del 1733. Fu successivamente riedificata nel 1745 su progetto del mastro architetto Ottavio Bettoli. Nel Timpano è visibile una lapide con lo stemma dei Rondani, un tempo signori del luogo e sulle cuspidi del campanile quattro ricci in ferro battuto. All’interno si trova, in deposito dalla Congregazione di San Filippo Neri di Parma, un Cristo morto in terracotta firmato Vincenzo Visconti ( 1805), nell’abside un Annunciazione di Antonio Bresciani del 1754 e un organo “Traeri” costruito nel 1734, proveniente da una chiesa del modenese.

Località: Mezzano Rondani – strada della Chiesa , Colorno (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera 

Contatti: Telefono 0521 815558

Chiesa di San Silvestro –  Casale di Mezzani

Si hanno notizie di una prima chiesa già da una bolla di papa Lucio II del marzo 1144 in cui viene citata come proprietà del monastero di San Giovanni: Ecclesiam Sancti Silvestri de insula. Della primigenia struttura sono visibili  alcuni frammenti d’affresco raffiguranti San Sebastiano e un altro santo ammantato con un libro.  Verso la metà del  700 la chiesa fu rinnovata completamente e l’interno arricchito con lesene doriche.  Sull’altare maggiore  si trova una pala raffigurante la Madonna, il Bimbo e i Santi Domenico e Silvestro vicina ai modi di Ilario Spolverini. ( primi decenni del 700)

Località: Casale di Mezzani – Piazza Negri – 43055 – Mezzani – Sorbolo  (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera 

Contatti: Telefono 0521 817309

Chiesa di San Michele Arcangelo – Mezzano Superiore

Una prima chiesa fu eretta nel XII secolo, successivamente riedificata e consacrata nel 1479 in una posizione più avanzata rispetto alla precedente. Il corpo dell’edificio fu rinnovato tra il 1694 e il 1736, su progetto dell’architetto Giuliano Mozzani che, tuttavia, mantenne inalterato il preesistente prospetto della facciata caratterizzata da un esagerato timpano tondo, da una coppia di volute di raccordo e da fini elementi di stucco.  L’interno ad aula presenta tre cappelle per lato. Sull’Altare maggiore, mensa e urna marmoree intarsiate e scolpite risultano reimpiegate, poichè vi si trovano iscritti i nomi dei Santi Prospero, Floriano e Vittoria non pertinenti alla chiesa. In un vano a destra si trova una bella Madonna col Bambino e i Santi Rocco e Francesco di Domenico Muzzi; in quello di sinistra San Giacomo che venera la Madonna del Pilastro, della pittrice Antonia di Borbone, figlia del Duca di Parma Ferdinando di Borbone ( allieva del Muzzi). Nell’abside  un’ancona lignea ( primi decenni del ‘700), costellata di figure di angeli a tutto tondo, contiene il quadro di Luigi Vigotti raffigurante S.Michele che schiaccia il drago.

Località Mezzano Superiore – Piazzale Rondizzoni, 1 – 43055 Sorbolo – Mezzani (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera   

Contatti: Telefono 0521 815558

LUOGHI D’ARTE SORBOLO

 

Chiesa dei Santi Faustino e Giovita

E’ menzionata per la prima volta in un rogito notarile dell’835. Pesantemente danneggiata dal terremoto del 1831, l’edificio subì una radicale ristrutturazione in seguito alla quale assunse l’attuale aspetto neoclassico. Restauri effettuati dopo il terremoto del 1971 hanno riportato alla luce, in corrispondenza dell’abside, tracce di una preesistente ecclesia romanica.

L’interno, a tre navate, consta di sei altari laterali, oltre a quello maggiore. Di particolare pregio storico-artistico è l’ottocentesco organo Serassi, recentemente restaurato. Riveste un certo interesse artistico l’omogeneo apparato di stucchi risalente alla prima metà dell’ottocento comprendente gli altari, le balaustre d’ organo e cantoria, il pulpito opere di Matteo Rusca.

Gli altari sono ornati da alcuni dipinti di scuola parmense, pregevole  la pala dell’altare maggiore raffigurante il Martirio dei SS. Faustino e Giovita  opera di Giuseppe Peroni del 1748

Località Sorbolo  Via 1° Maggio 1, 43058 Sorbolo-Mezzani (PR)

Visitabile tutto l’anno, entrata libera

Contatti Telefono :0521 694287 – Don Aldino: 0521 694287 – 339 7823216 – donaldino@aliceposta.it

 

Chiesa di San Lorenzo

La chiesa di San Lorenzo in Ramoscello è menzionata per la prima volta in un documento dell’11 Giugno 1005, riguardante una donazione di un mulino sull’Orno: tra gli arcipreti che firmarono l’atto notarile figura anche quello di Ramoscello Madeberto. Essendo questi qualificato come arciprete di Chiesa Plebana, si suppone che la chiesa esistesse già da molto tempo.

La chiesa fu ricostruita tra il 1742 e il 1745, con un’impostazione architettonica secentesca, ed in tale occasione fu dotata di una torre campanaria. La canonica, edificata nel 1658, venne restaurata nel 1687, come recita la lapide che vi è murata.

All’interno si trova il fonte battesimale in marmo del 1686 e nell’abside, entro cornice di stucco, una tela settecentesca del pittore Pietro Baroci raffigurante la Gloria di S. Lorenzo. Nel presbiterio, si trova un un mobile ex letturino da coro, in noce, intarsiato con ramoscelli incrociati e coi gigli dei Farnese (metà del ‘600 circa).

Rimasta inagibile in seguito alle scosse telluriche del Luglio 1971.

Località  Ramoscello – Strada della Chiesa, 43058 Ramoscello di Sorbolo-Mezzani (PR)

Orari: non visitabile

Contatti: Telefono  0521 604036 – 339 5469677

FRASSINARA

 

 Chiesa di San Michele Arcangelo

L’antica chiesa risalente al 1200 andò soggetta a varie trasformazioni fino ad essere rinnovata ed ampliata verso la prima metà del ‘700 con due cappelle laterali. All’inizio del 1800 le capriate furono sostituite da una struttura voltata, la quale si staccò nel 1963 e fu rifatta. Nella seconda metà del XX la chiesa fu sottoposta ad un intervento che segnò la demolizione della balaustra, lo smontaggio dell’altare maggiore e la realizzazione di nuovi arredi.

La parte anteriore della prima chiesa costituisce ora la zona absidale. L’altare maggiore, in legno laccato, risale al XVII secolo; il paliotto ligneo dell’altare, reca tra racemi il busto di San Nicola da Bari (1760 circa); la pala d’altare datata 1669 raffigura la Madonna, il bimbo, Santo Pellegrino, S. Michele che schiaccia il demonio e S. Giuseppe. Rara la piccola campana del 1376.

Località Frassinara  Stradone Frassinara, 43058 Frassinara di Sorbolo -Mezzani (PR)

Orari: non visitabile

Contatti: Telefono  0521 604036 – 339 5469677

COENZO

Chiesa di San Siro

La Chiesa di San Siro viene citata la prima volta in una  pergamena  del 1140 nella quale si dice che un certo Gerardo de Monasterio “refutavit” nelle mani della Badessa di S. Alessandro, Agnese, ogni diritto che aveva nella Chiesa di “Cohencio”.  La Ratio Decimarum del 1299 ci precisa che la Chiesa di San Siro era dipendente dalla Pieve di Sorbolo, notizia che venne confermata anche dall’Estimo del 1354. Nell’anno 1564 la Chiesa di San Siro era già Parrocchiale, fu ricostruita nel 1793; l’abside della vecchia Chiesa costituisce l’attuale Sagrestia, nella quale si conserva un pregevole affresco rappresentante la Crocefissione. Il fronte principale reca paraste angolari con timpano soprastante, concluso con croce sommitale. In continuità con la facciata è collocato il campanile che presenta un orologio sul prospetto principale e culmina in una cuspide a padiglione. L’interno, con schema planimetrico ad aula, culmina in un’abside semicircolare illuminata da due finestre rettangolari. Altre cose degne di nota, esistenti ancora oggi, sono i “Quindici Misteri”, opera di un pittore di stile fiammingo o di scuola cremonese, databili alla fine del 1500  e un dipinto  raffigurante  S. Siro e gli Angeli datato 1680 opera di Antonio Lagori . L’ “ECCE HOMO” del 1600 dipinto su tela è da considerarsi un’opera pregevole, di ispirazione artistica tedesca, che possiede una notevole intensità espressiva. Di pittore emiliano del 1700, probabilmente del Peroni, è una “Madonna col Bambino”; un Ignoto dello stesso secolo ha dipinto ad olio su tela un “S. Andrea Avellino”, sorretto da due diaconi mentre celebra la messa.

Località: Coenzo via don Michele Silvani – Coenzo, Sorbolo Mezzani (PR)

Orari: visitabile tutto l’anno

Contatti: Telefono: 0521 699100

Torrione di Coenzo 

Nell’anno 1226 il Podestà di Parma, per ragioni strategico militare decretò la costruzione di un castello fortificato e successivamente, nel 1284 furono edificate due torri gemelle poste una su di ogni riva dell’Enza, collegate da catene di ferro per evitare l’abusivo passaggio sul fiume ai natanti.

Più tardi, nel 1348 il Comune di Parma ordinò lavori di manutenzione del Ponte e delle due Torri, favorendo nel contempo l’insediamento di abitazioni civili quali supporto della fortezza.

In una cartina topografica, che si trova nell’Archivio di Stato di Parma, sono rappresentate le due torri ed un voltone sotto il quale “passa un giumento condotto per la cavezza.”

Località: Coenzo  SP60, 43058 , Sorbolo Mezzani (PR)

 

Terramara in località Pantera 

Coenzo si trova alla confluenza dell’Enza nel Po e da ciò deriva il suo nome” Co’-Enzo” (Capo d’Enza), anticamente era chiamato” Cohenzio” o ”Cohentio”. Nel territorio di questa frazione sono state trovate tracce della presenza di due terramare, testimonianze di epoca preistorica: una in località la “Pantera” e l’altra dietro alla Chiesa Parrocchiale” nell’area chiamata “Motta” cioè “altura”  (questa altura venne tolta nel secolo scorso per bonificare alcune risaie dismesse).

Il villaggio probabilmente è stato abitato sul finire dell’Età del Bronzo ( 3500 a.C. fino al 1200 a.C. circa.) ed è tuttora in fase di studio.

 

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Luoghi di Arte e Cultura

DUOMO di SANTA MARGHERITA

La chiesa di stile gotico–internazionale venne costruita tra il 1512 ed il 1525 e fu consacrata il 27 maggio 1525, mentre il campanile venne elevato nel 1573.
La facciata è piuttosto integra, legata cioè al progetto originale, mentre l’interno venne profondamente modificato:  nell’abside  (1777/78)  e con la costruzione delle cappelle laterali aggiunte nel 1834/36 su progetto dell’architetto Giuseppe Tebaldi che le rimodellò al gusto neoclassico.
Dell’originale resta la parte alta della facciata e dell’abside. Subì vari saccheggi: nel 1637 ad opera delle truppe spagnole, nel 1734 nella battaglia fra Austriaci e Francosardi. Nel 1662 vennero imbiancati i dipinti che ornavano le pareti.
Pregevole in contro-facciata il quadro di “San Remigio che battezza Clodoveo” opera di Clemente Ruta dipinto verso il 1720. Prossimo all’ingresso è  il monumento a Pier Luigi Belloni, eseguito in stile purista nel 1840 da Tommaso Bandini, allievo del celebre Lorenzo Bartolini, in origine collocato nel locale cimitero e poi trasferito in Santa Margherita nel 1889.
Di grande bellezza il pulpito con lo stemma dei domenicani eseguito su disegno di Antonio Brianti e proveniente dalla chiesa domenicana di San Pietro Martire a Parma (distrutta per volontà di Napoleone nel 1813).
Artisticamente pregevole la quarta cappella a destra, aggiunta tra il 1660 ed il 1666, con magnifici stucchi di Domenico e Leonardo Reti raffiguranti “angeli recanti simboli della passione” e “i quattro evangelisti”. Al centro della cappella spicca l’ancona con la preziosa ultima cena dipinta da Giovanni Venanzi nel 1668. Ammirevole in questa cappella l’altare in marmo di Domenico Della Meschina, artista che già aveva lavorato nella vicina San Liborio.
Nell’abside, dietro l’altare maggior, spicca un’interessante ancona intagliata nel 1575 in legno dorato con all’interno il capolavoro di Francesco Cairo rappresentante “Il Martirio di Santa Margherita” dipinto nel 1637.
Nella quinta cappella a sinistra si conserva il quadro “La Madonna con Bambino e Santi” dipinto nel 1818 da un ancor giovane Giovan Battista Borghesi, più tardi ritrattista ufficiale di Maria Luigia.
La seconda cappella a sinistra conserva il quadro raffigurante “ San Rocco scoperto dai piacentini” dipinto da Alessandro Bedoli Mazzola nel 1568, su un disegno precedentemente eseguito dal più celebre padre Gerolamo Bedoli Mazzola cugino del Parmigianino. In canonica si custodisce il quadro “La Strage degli Innocenti” dipinto all’inizio del 1700 da Pier Ilario Spolverini.

Via Mazzini – 43052 – Colorno (PR)

Telefono: +39 0521815558

Orari

Aperta dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.00.

Funzioni da lunedì a venerdì alle 7.30 e 17.30; sabato alle 7.30 e 18.00; domenica alle 10.00, 11.30 e 17.00.

Tariffe

Ingresso gratuito.

ARANCIAIA e MUPAC – Museo dei Paesaggi di Terra e di Fiume

L’Aranciaia (in francese “Orangerie”) fu costruita fra il 1710 e il 1712 per volere del Duca Francesco Farnese, come ricovero invernale degli alberi di aranci e limoni che durante l’estate ornavano lo splendido giardino della Reggia e che non avrebbero potuto sopportare i rigidi freddi padani.
L’edificio, progettato probabilmente dall’architetto bolognese Ferdinando Galli Bibbiena (1657 – 1743), doveva unire alla funzionalità un aspetto particolarmente armonioso perché veniva a trovarsi nella vasta area del giardino ducale.
L’interno si sviluppa su due livelli: il piano terra, diviso in tre navate da pilastri, era mantenuto ad una temperatura adatta grazie ad un’intercapedine nei muri nella quale veniva soffiata aria calda prodotta da un camino; il primo piano, utilizzato come magazzino per le biade dei cavalli, è caratterizzato da un suggestivo gioco di arcate ogivali con oculi risalente alla prima metà dell’ottocento.

Nella seconda metà del Settecento l’Aranciaia perse la sua funzione di serra per divenire un galoppatoio invernale..

L’interno ospita il MUPAC Museo dei paesaggi di terra e di fiume, un’esposizione di oggetti di uso quotidiano suggeriscono al visitatore una lettura del paesaggio quale prodotto dei saperi e delle conoscenze dell’uomo; ordinato in categorie tematiche documentano l’agricoltura, le arti e i mestieri e la casa. Tra le varie sezioni, si segnalano quelle relative alla caccia, alla pesca, ai trasporti fluviali, alla scuola e alla musica.

Piazzale Vittorio Veneto – 43052 – Colorno (PR) 

 Telefono + 39 0521 816939

Orari 

CHIESA DI SANTO STEFANO

La Chiesa di Santo Stefano sorge nel centro del paese e fu la prima sede parrocchiale di Colorno. L’edificio fu gestito, unitamente all’annesso convento, dai frati domenicani fino alla soppressione degli ordini decretata dal primo ministro ducale Guillaume du Tillot nel 1769. L’edificio fu profondamente modificato per volere del duca Ferdinando di Borbone nel 1798 su progetto di Pietro Cugini. Sulla facciata si trovano Angeli che sorreggono lo stemma borbonico in terracotta. L’attiguo convento nel 1798 fu invece concesso dal Duca ai gesuiti, che sotto la guida di Giuseppe Pignatelli intrapresero proprio da Colorno la nuova diffusione dell’ordine in Italia, prima della definitiva soppressione napoleonica. All’interno l’artista contemporaneo Omar Galliani tra il 1973 e il 74 ha realizzato un affresco raffigurante il Martirio di Santo Stefano. Il dipinto fu censurato con l’innalzamento di un muro che ne inibisse la vista: i personaggi espressivi e contemporanei, i colori forti ed una resa visiva, in alcuni casi, quasi fotografica, risultarono non solo incompresi, ma interpretati come fonte di scandalo in uno spazio consacrato.
Nel 2003 fu demolito il muro e il dipinto ora sarebbe visibile ma purtroppo la chiesa è inagibile a seguito del terremoto del 2012.

Piazzale A Chevè 43052 – Colorno (PR)
Telefono: + 39 0521 815588

Orari

Non visitabile

TORRE DELLE ACQUE

La Torre delle Acque si innalza sull’antico complesso del Mulino della Corona, la zona è circondata da tre importanti corsi d’acqua che caratterizzano la rete idrica del paese: il canale Galasso, il torrente Lorno e il fiume Parma. Fu costruita nel 1718 per volontà del Duca di Parma e Piacenza Francesco Farnese al termine dei lavori di sistemazione del parco della Reggia. L’edificio, alto quasi diciannove metri e sviluppato su quattro piani fuori terra più un sottotetto, appare esternamente in tutta la sua bellezza per l’interessante tipologia architettonica che lo caratterizza. Le facciate, che un’errata lettura del manufatto potrebbe suggerire in mattoni in cotto a faccia vista, sono scandite da diversi ordini di finestre, apparentemente simmetrici tra loro, e da cornici marcapiano. Originariamente le facciate, erano interamente intonacate ma, purtroppo, oggi ne rimangono solo dei lacerti, che ne lasciano intendere lo stile architettonico.
All’interno della torre si trovava un complesso meccanismo a pale inventato dal grande idraulico francese Jean Bailleul che permetteva di portare una parte delle acque del torrente Lorno alla sommità della torre, circa 28 metri, quindi attraverso un sistema di condutture l’acqua sotto pressione alimentava le cinque fontane del giardino.

Strada Provinciale per Golese 43052 – Colorno (PR)

Proprietà privata

Orari

non visitabile

 

VENARIA

Eretta tra il 1753 ed il 1755, fu completata dall’architetto ducale Ennemond Alexandre Petitot e adibita a casino di caccia per ospitare i cani, gli inservienti e  le attrezzature necessarie per le battute di caccia che il duca e il suo seguito effettuavano soprattutto nel Serraglio. Il complesso, rimaneggiato nella prima metà dell’’800, si compone dell’edificio centrale, a due piani, caratterizzato da otto lesene e sormontato da una balaustra che copre il tetto e due ali laterali.  Oggi, in parte restaurata è sede del Circolo Maria Luigia, Centro Sociale Venaria, socio ANCESCAO

Via Suor Maria, 7/A, 43052 Colorno (PR)

Telefono: +39 0521814628

CORTE DI SANGUIGNA

La Corte era un possedimento del monastero benedettino di S. Giovanni Evangelista di Parma. Le grange nel Medioevo erano aziende agrarie benedettine che dipendevano da un monastero ed avevano organizzazione economica e amministrazione propria. Il nome deriva da granum e indica un fabbricato con funzione di deposito o magazzino di cereali.
La chiesa intitolata a S. Salvatore è una struttura a croce latina con abside esagonale, rimaneggiata nel Rinascimento. Sulle pareti interne è possibile ammirare un ciclo di affreschi di Jacopo Loschi, chiamato dai monaci per eseguire affreschi anche a Parma e a Torrechiara (1490). Entrando, a sinistra si trovano l’Annunciazione, la nascita di Gesù e una Madonna allattante, oltre a S. Lucia martire che regge il piatto con gli occhi e Dio Padre benedicente sul timpano.
La villa padronale, eretta nel ‘700, conserva elementi architettonici che ne lasciano intuire l’originario spirito religioso, perso in seguito con l’arrivo in Italia di Napoleone il quale determinò la perdita dei diritti dei monaci sulle loro terre, la soppressione di ordini e corporazioni e l’incamerazione dei loro beni.

Tutt’oggi la Corte permette di decifrare la struttura dal grande spazio centrale circondato dagli edifici edibiti  ad abitazioni, servizi, magazzini, stalle e caseificio. Ad essi si aggiungono due elementi di rilievo: la chiesa e la villa padronale, collocati in posizione contrapposta a significare l’importanza e la complementarietà del potere economico e religioso.

Oggi la Corte è di proprietà privata e all’interno ha sede un’azienda agrituristica.

Corte di Sanguigna, 136 – 43052 – Colorno (PR)

Telefono: +39 0521814135

Orari

Visite su prenotazione 

ORATORIO DELLA BEATA VERGINE DEL BUON CUORE

Fu costruito per volontà di Ferdinando di Borbone negli anni 1771/72 sul fondo di uno stradone che si dirigeva a Copermio a partire dalla linea di divisione tra il giardino e il Serraglio. Il complesso è costituito dall’Oratorio intitolato a S. Maria del Buon Cuore e dal “Real Casino” che doveva servire da Palazzo di Riserva per gli ospiti. La facciata è ornata dai busti di terracotta rappresentanti San Ferdinando e Santa Amalia. All’interno la cupola presenta una decorazione a stucco che raffigura gli Evangelisti, la Fede, la Carità e la Religione e al centro il Cuore di Maria.
All’interno vi erano importanti arredi lignei di Ignazio Marchetti (1771-73) e la statua in piombo di San Bernardo realizzata dal parigino Laurent Guyard (1771) autore anche della statua in cartapesta dipinta rappresentante la Madonna col Bambino. Nelle cappelle laterali due quadri capolavoro: “La Santa Amalia” dell’Abate Giuseppe Peroni del 1775 e la “Fede Incoronata, S. Luigi Re Di Francia e San Ferdinando Di Castiglia” di Pietro Melchiorre Ferrari allievo di Giuseppe Baldrighi.

Via Copermio a sera – 43052 Colorno (PR) –

Telefono: + 39 0521 815588

Orari: non visitabile

ORATORIO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA

 

La costruzione, riedificata nel 1720, da Dorotea Sofia di Neoburg, moglie del duca Francesco Farnese, presenta una pianta ottagonale con due torri ed una cupola a doppia volta e un caratteristico tetto di piastrelle di maiolica gialle, blu e bianche.

All’interno la cupola affrescata con l’ “Assunta accolta in Paradiso dalla Trinità” si intravvede grazie ad un’apertura a stella.  Sull’altare è posta  “l’Annunciazione” di Giovanni Maria Piane detto il Molinaretto, sui due altari laterali due quadri raffiguranti “La Visitazione” e la “Natività”.

Via Argine Santissima Annunziata – Loc. Vedole – 43052 Colorno (PR) –

Telefono: + 39 0521 815588

Orari: non visitabile

Chiesa di San Pietro, Copermio

Una prima chiesa, edificata sulle fondamenta di una pieve trecentesca, venne consacrata il 19 maggio 1525. La chiesa venne ricostruita, apportando alcune sostanziali modifiche nel 1685 come attestano documenti del 1691. In essi però non viene ancora citato il campanile, che sarà elevato solo a partire dal 1808,  dotato di tre campane benedette dall’abate di San Martino. Nel 1868 la chiesa subì un’inondazione del Po riportando diversi danni. Nel 1904, nel 1930 e nel 1937 vennero effettuati lavori di restauro, riguardanti la copertura e le opere murarie. Il 23 dicembre 2008 la chiesa fu danneggiata dal terremoto che colpì le province di Parma, Reggio Emilia e Modena e venne dichiarata inagibile. Ulteriori danni si verificarono col sisma del gennaio 2012. La sostituzione della copertura lignea con una in cemento armato, avvenuta negli anni ’80 del XX secolo, aveva appesantito la struttura, questo fece sì che col terremoto si formassero diverse lesioni nell’edificio. Rimasta in attesa di interventi per alcuni anni, i lavori di consolidamento della chiesa sono terminati nel giugno 2017[, nel luglio dello stesso anno è stata riaperta al pubblico.

La chiesa si sviluppa su pianta rettangolare a tre navate, con l’ingresso rivolto a ovest e presbiterio absidato a est.

Presenta una simmetrica facciata a salienti realizzata in muratura intonacata, suddivisa da quattro lesene. I due spazi laterali inframmezzati dalle lesene sono ulteriormente ripartiti da un cornicione. La facciata culmina in un frontone centrale senza base. Sono presenti un portale centrale e ai lati due accessi secondari, tutti i tre portali sono sormontati da un frontone circolare. La sezione superiore della facciata presenta due monofore tamponate. Sul lato destro della chiesa, in posizione arretrata in corrispondenza dell’abside aggetta il campanile. La torre è delimitata sugli spigoli da lesene e si sviluppa su due livelli suddivisi da fasce marcapiano. La cella campanaria si affaccia sui quattro lati per mezzo di monofore ed è sovrastata da un terrazzo con ringhiera al cui centro è posizionata una lanterna in laterizio a pianta ottagonale

Località Copermio – via Copermio a Sera – 43052 – Colorno ( PR) 

Visitabile tutto l’anno

Telefono+ 39 0521 815588

 

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Luoghi dello sport

PALESTRA COMUNALE – VITAL BODY
presso il Palazzetto Comunale E.Ferrari
Via G.Onesti, 2 -43052 Colorno (PR)
Tel/Fax 0521. 52 50 49
e.mail: info@vital-body.it
Giorni e orari di apertura della segreteria
dal Lunedi’ al Venerdi’ dalle 10,30 alle 20,30
il sabato dalle 11,00 alle 17,00
Giorni e orari di apertura della palestra
da Lunedi’ a Venerdi’ dalle 9,30 alle 21,30
Sabato dalle 10,00 alle 18,00<br
da Novembre a Marzo la Domenica dalle 10,00 alle 12,00
La palestra è dotata di sala fitness climatizzata, 2 sale per attivita’ a libera frequenza, 1 campo polivalente per giocare a calcetto, volley, basket.
Le attivita’ che si possono frequentare liberamente sono
Music e Tone, Total Tone, Vital Slim, Fun Step, 100% Tone, Crunch Cardio Step, Energy Tone, Total Tone, Pilates, Cardio Power Pilates, Bruciagrassi adv, Gag & Bag, Matball.

CAMPO DA CALCIO
Via IV Novembre- 43052 Colorno (PR)
Tel. 0521 815864 – Fax 0521 815864 e-mail: info@colornocalcio.com Sito: www.colornocalcio.
Come arrivare:
Per chi proviene da Parma S.S. 343 Asolana seguire direzione Colorno Passato il Centro Commerciale Conad, proseguire per circa 200 mt. e svoltare a sinistra.
Per chi proviene da Casalmaggiore seguire le indicazioni per Autostrada A1 e Parma. Poco prima dell’uscita di Colorno, prima del Centro Commerciale Conad, svoltare a destra.

PISCINA
Piscina Comunale di Colorno “L. Casanova”
Via IV Novembre, 15 Colorno (PR)
Tel. +39 0521 313265 Fax. +39 0521 521926 e-mail: colorno@coopernuoto.it Sito: www.coopernuoto.
Come arrivare:
Per chi proviene da Parma
S.S. 343 Asolana seguire direzione Colorno
Passato il Centro Commerciale Conad, proseguire per circa 400 mt. e svoltare a sinistra – indicazioni Piscina Comunale
Per chi proviene da Casalmaggiore
seguire le indicazioni per Autostrada A1 e Parma
Dopo il terzo semaforo in Colorno avanti circa 500 m svoltare a destra – indicazioni Piscina Comunale

CAMPO DA RUGBY
Campo Sportivo “G. Maini”
Via Ferrari, 24/26 – 43052 Colorno
Tel: 0521.816817 – Fax: 0521.520116 e-mail: info@rugbycolorno.it; Sito: www.rugbycolorno.it
Come arrivare:
Per chi proviene da Parma S.S. 343 Asolana seguire direzione Colorno. Passato il Centro Commerciale Conad, proseguire per circa 200 mt. e svoltare a destra.
Per chi proviene da Casalmaggiore seguire le indicazioni per Autostrada A1 e Parma. Poco prima dell’uscita di Colorno, prima del Centro Commerciale Conad, svoltare a sinistra.

CAMPO DA BASEBALL
Complesso Sportivo “Dorotea Sofia”
Via Allende, Loc. Vedole – 43052 Colorno
Tel: 0521.816866 e-mail: info@colornobaseball.it Sito: www.colornobaseball.it
Come arrivare:
Per chi proviene da Parma S.S. 343 Asolana seguire direzione Colorno. Poco oltre il cartello che indica l’inizio di Colorno, svoltare a sinistra a fianco del supermercato Conad, proseguire per circa 200 m e sulla destra si svolta per il complesso sportivo.
Per chi proviene Casalmaggiore seguire le indicazioni per Autostrada A1 e Parma. Poco prima dell’uscita di Colorno, svoltare a destra a fianco del supermercato Conad, proseguire per circa 200 m e sulla destra si svolta per il complesso sportivo.