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Celebrities

Claudio Salvatore Balzari (Colorno, 25 December 1761 – Parma, 17 April 1839)

Claudio Salvatore Balzari, pittore, nacque da Pier Antonio e Maria Elisabetta Solari, entrambi di origine svizzera (erano provenienti da Altdorf). Il padre, custode dei magazzini del Palazzo Ducale di Colorno, diede una buona educazione al figlio, che rivelò facilità per gli studi sia letterari che scientifici, ma soprattutto una forte propensione per la musica e la pittura.

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Dino Mora (Colorno, 21 April 1880 – Nervi, 1950)

Dino Mora, pittore e decoratore, nacque a Colorno il 21 aprile 1880 da modesta e onorata famiglia, figlio di Antonio (barbiere) e della sorella di Domizio Delfrate, Maria Rosa (massaia). Di umili origini, fin da giovanissimo rivelò attitudini non comuni nell’arte del dipingere così, a prezzo di grandi sacrifici ed economicamente aiutato dallo zio materno.

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Luigi Mora, “paglista” (Colorno, 15 March 1886 – Colorno, 8 December 1956)

Nacque a Colorno il 15 marzo 1886, per guadagnarsi da vivere lavorava come operaio lattoniere e vetraio con lo zio materno Domizio Delfrate. Fu il primo “paglista” italiano: nelle ore di libertà e in quelle sottratte al riposo, con costanza e pazienza, aveva inventato un metodo per l’esecuzione di finissimi ricami artistici con la paglia di frumento. 

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Per saperne di più https://www.facebook.com/I-Fratelli-Mora-in-cartolina-Luigi-e-Dino-Mora

Glauco Lombardi (Colorno, 28 October 1881 – Colorno, 28 July 1970)

Nato a Colorno il 28 ottobre 1881, Lombardi compì gli studi classici conseguendo nel 1907 l’abilitazione all’insegnamento della storia dell’arte, pur non esercitando mai la professione di insegnante; dal 1945 al 1955 fu preside dell’Istituto d’Arte di Parma intitolato a Paolo Toschi.
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 Timoteo Riboli (Colorno, 24 January 1808 – Torino, 15 April 1895)

“Non ci sono domestici in casa Garibaldi, tutti si servono e si aiutano reciprocamente.”  

La citazione è del conte Timoteo Riboli, medico di Giuseppe Garibaldi, che frequentava la sua casa.             

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https://english.colornoturismo.it/timoteo-riboli-colorno-24-gennaio-1808-torino-15-aprile-1895/

Alfredo Leonardo Edel (Colorno, 15 May 1856 – Boulogne-sur-Seine, 1912)

Fu pittore, costumista e illustratore, nacque a Colorno il 15 maggio 1856. La sua famiglia, di origine alsaziana, era composta da artisti: il padre Leopoldo era un pittore dilettante, il fratello Vittorino un figurinista e la sorella Adele una pittrice professionista. Leggi di più…

https://english.colornoturismo.it/alfredo-leonardo-edel-colorno-15-maggio-1856-boulogne-sur-seine-1912/

Pier Luigi Belloni (Colorno, 9 November 1764 – Colorno, 11 March 1836)

Nacque a Colorno da Giovan Battista e da Rosa Gandolfi  il 9 novembre 1764. Abitava in paese in via alla Venaria 104. Fu educato nel Collegio Lalatta di Parma. Viaggiò in Italia visitando molte province.

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Karl Barwitius  (Boemia – post 1838)

Il Barwitius si dedicò dal 1807 al 1810 allo studio dell’arte del giardinaggio presso il Gran Giardino Tochnisch a Gratz, in Austria, diretto dal capo giardiniere Johann Wenzel Frodisch. Leggi di più...

(FONTI E BIBL.: P.A. Saccardo, Botanica in Italia, 1895, 23; Aurea Parma 1 1993, 12-13)

Giuseppe Boccaccio – (Colorno, 1790 – Parma, 5 Febraury 1852)

Dimostrò fin da bambino notevole attitudine al disegno, suscitando l’interesse del duca di Parma Ferdinando II di Borbone, che volle aiutarlo nello studio della pittura. L’Infante Ferdinando però morì nel 1802, e fu Salvatore Balzari a farlo continuare negli studi.

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Costantino Canicetti (Colorno, 30 November 1596 – Colorno, 2 August 1674)

Le notizie biografiche sul Canicetti sono alquanto scarse. Le fornisce in modo succinto la sua Memoria. Si sa che morì all’età di quasi 78 anni e fu sepolto nella chiesa di Santa Margherita di Colorno, alla sinistra della porta d’ingresso, come era usanza per le persone di un certo rilievo. Fece parte del capitolo dei canonici addetto alla chiesa collegiata di Santa Margherita istituito nel 1664.

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Antonio Chevè (Colorno, 4 July1809 – Colorno, 11 February 1890)

Nato in una famiglia francese in Italia durante l’Impero napoleonico, fu consigliere e assessore del Comune di Colorno. Tenne per lungo tempo la carica di Deputato dell’8° Comprensorio del Po e fu uno dei fondatori dell’asilo infantile, che lasciò erede dei suoi beni.

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Domenico Baldassarre Cossetti (Colorno, 6 January 1752 – Parma 4 May 1802)

Architetto e incisore, è annoverato tra gli allievi più vicini a A. E Petitot, insieme con L.A. Feneulle, G. Ferrari, Trombara e D. Ferrari. Nel 1772 vinse il primo premio nel concorso di architettura bandito dall’Accademia parmense di Belle Arti, avente per tema La Pianta, lo Spaccato, e l’Elevazione d’un Edificio destinato a Bagni pubblici.

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Moisè Fontanella (Colorno, 1799 – Colorno, 22 March 1874)

Dopo aver completato gli studi a ventidue anni partì alla volta di Torino per darsi alla carriera bancaria. Assunse importanti incarichi al Banco di Marsiglia e di Parigi, ove rimase fino a sessant’anni. Nel 1859 tornò a Colorno. Delle sue beneficenze pubbliche, uno speciale cenno deve essere fatto per l’asilo infantile.

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Raffaele Cugini  (Colorno, 30 July 1742- April, 1794)

Allievo del famoso architetto A.E. Petitot presso l’Accademia di Belle Arti di Parma, vinse nel 1764 il primo premio di architettura per il progetto di una cappella sepolcrale. La sua attività nota si svolse tutta a Colorno e probabilmente con funzioni più esecutive che progettuali.

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Pietro Cugini (Colorno, 2 August 1750 – 12 January 1821)

Allievo del Petitot all’Accademia parmense di Belle Arti, su suo progetto furono eseguiti l’Oratorio della Beata Vergine del Buon Cuore di Copermio e il Potager oggi scomparso.

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Curiosity

Colorno celebrates the passage of Giuseppe Garibaldi

On the morning of 12th April, 1862 Giuseppe Garibaldi see foot in Colorno coming from Parma and headed to Casalmaggiore. He did not sty long, just for a quick stop to say hello to the town and then away to the land beyond the Po. The Municipality did not pay attention to expenses and built a triumphal arch at the entrance of the town, decorates the square, organized a plentiful breakfast fo nine people at the hotel Della Posta (six coachmen, one groom and two coaches), and a refreshment with sweets and “sciampagna”. To welcome the General there were the major Giovanni Maria Levacher, the council member Antonio Chevé and many other notables. The people welcomed him with great enthusiasm and a young woman, exited by his words of incitement to the fatherland, asked him if she could cut off a lock of his hair. She was satisfied (it seems she was the daughter of the chemist Bocelli, who had fought with Garibaldi). It is not the only relic belonging to the General and present in the civic collection: there is the sabre donated to the General by the French Government for the help given in the Prussian war with the Vosges Campaign (1870-71), received in Colorno through his doctor, timoteo Riboli (1808-1897). Colorno will later demonstrate its admiration for Garibaldi by dedicating to him the main square of the town and a plaque that is still seen in the same square, dated June 2, 1900, and in memory of the desth occurred in Caprera on June 2, 1882.

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